Nel mese della prevenzione e della lotta al tumore al seno proseguiamo il nostro speciale sul tema e facciamo la conoscenza di un nuovo strumento per l’esame mammografico, l’ FDR Amulet.

FUJIFILM lo ha messo a punto per farne un innovativo sistema medico, capace di ridurre il senso di disagio nella paziente che si sottopone al fastidioso, scomodo, e a volte doloroso schiacciamento della mammella (necessario per lo screening), pur aumentando la risoluzione finale dell’esame.

In soli 7 minuti, il sistema per mammografia FDR Amulet si propone quale strumento all’avanguardia in grado di erogare appena 25-30% del totale delle radiazioni concesse dalle normative europee in tema di protezione dalle radiazioni, ottenendo comunque una risoluzione più alta delle immagini (come dimostrato nelle numerose pubblicazioni scientifiche di spessore internazionale realizzate dalla data del rilascio del mammografo digitale di FUJIFILM)*.

Un incentivo per non demotivare le pazienti, un supporto per fare buona informazione e sensibilizzare tutte noi alla diagnosi precoce – a volte un vero salvavita.

Oggi, il tasso di mortalità del cancro alla mammella ha registrato una sensibile diminuzione (Fujifilm l’ha attestata del 20% circa dal 1990 al 2000): merito della maggiore partecipazione della popolazione femminile (i dati* ci parlano di un +33% di affluenze donne nelle strutture sanitarie dal 2000 al 2007); merito della ottimizzazione delle tecniche di trattamento e cura; merito della diffusione dell’efficacia dei programmi di screening mammografici come questo che rendono meno sgradevole l’attesa di un esame come questo.

Amulet accoglie la donna e i suoi seni in modo dolce, grazie ai profili arrotondati e ai sottili cuscinetti della struttura, riuscendo a contenere ulteriormente il disagio provato dalla paziente durante l’esame.

Ne abbiamo voluto sapere di più, e per questo motivo ci siamo rivolti ad Andrea Zola, Marketing Manager del Medical Business Division di FUJIFILM Italia spa*.

Dottor Zola, quali sono le caratteristiche che fanno di AMULET un macchinario d’avanguardia?
Il mammografo digitale FDR Amulet si basa su una tecnologia ideata e realizzata nel 2009 che si è dimostrata, con l’applicazione clinica nei numerosi centri dove l’unità viene utilizzata, in grado di superare i limiti fino ad allora tipici delle tecnologie presenti sul mercato. Il rivelatore digitale utilizzato da FUJIFILM consente di raggiungere la risoluzione spaziale di 20 pixel per millimetro, fornendo immagini da ben 28 Megapixel: nessun altro sistema mammografico consente di raccogliere una tale quantità di dati ed in formazioni per ogni singola esposizione della paziente. Nell’intenzione di proporre la propria tecnologia per un impiego sempre più massiccio nello screening, FUJIFILM ha inoltre abbattuto la quantità di dose necessaria all’esecuzione dell’esame mammografico: la tutela della salute della paziente si spinge quindi oltre le caratteristiche dell’immagine, e giunge fino alla prevenzione di qualsiasi possibile effetto nocivo legato all’utilizzo di radiazioni.

Quali altre iniziative e prodotti mette in campo Fujifilm per la lotta ai tumori?
Tutti i nuovi prodotti rilasciati nella linea medicale di FUJIFILM rispondono alla campagna di sensibilizzazione sull’uso delle radiazioni. Forte di questo principio, l’azienda giapponese vuole realizzare una serie di prodotti destinati tanto alla radiologia convenzionale quanto a quella senologica, in grado di abbattere fattivamente il livello di dose necessario allo studio di qualsiasi paziente: una nuova impronta nello sviluppo di tecnologie che permettano di diminuire l’incidenza sui tumori dell’eccessivo utilizzo di radiazioni nella diagnostica per immagini.

Quanto è strategica nel business di Fujifilm la divisione medical?
FUJIFILM rappresenta oggi una realtà forte di una caratteristica pressoché unica: l’azienda giapponese è infatti sempre più impegnata nell’applicazione nel settore medicale di tutti quei ritrovati tecnologici inizialmente sviluppati in altri ambiti industriali e commerciali. La divisione medicale di FUJIFILM propone sistemi avanzati di radiologia digitale le cui basi poggiano sulla ricerca e sui processi industriali che negli anni hanno trovato applicazione nel campo dell’elettronica e dell’informatica: la proprietà intellettuale di brevetti legati alla tecnologia dei display a schermo piatto piuttosto che ai materiali fotoconduttori consentono a FUJIFILM di applicare nel segmento medicale tecnologie sempre nuove, che discendono da investimenti di notevole complessità ed importanza. Questa scelta permette a FUJIFILM di accedere a una reale e continua maturazione tecnologica, che trova nel settore medicale la migliore finalizzazione.

Paola Perfetti

www.thewoman.it

 

Una buona notizia per le donne: sono sempre di più i centri che adottano i nuovi apparecchi digitali in grado di ridurre di un quarto le radiazioni emesse durante la mammografia

La mammografia ha salvato molte donne, ma come ogni esame radiologico ha i suoi pro (individuare in tempo un tumore aumenta notevolmente le possibilità di combatterlo) e i suoi contro (emissione di radiazioni). La buona notizia arriva dai ricercatori di Fujifilm che sono riusciti a creare un mammografo digitale che arriva a erogare solo il 25-30 % di quanto stabilito dalle normative europee in tema di protezione dalle radiazioni.

In altre parole: la dose erogata per esame da un sistema convenzionale equivarrebbe a quanto somministrato in tre esami condotti con il sistema FDR Amulet. Un risultato impensabile solo fino a pochi anni fa, senza sottovalutare che questo ritrovato tecnologico consente anche di raggiungere una più alta qualità delle immagini, come dimostrato da numerose pubblicazioni scientifiche internazionali, e quindi una maggiore leggibilità da parte del medico.

Attualmente questi macchinari sono utilizzati in 31 centri italiani e 46 europei. Scopri quella più comoda:

Ospedale Riabilitativo Motta di Livenza - Treviso
Azienda ULSS 9 Poliambulatori Borgo Cavalli - Treviso
Centro Servizi Sanitari Centro Senologico - Trento

Istituto Tumori di Milano
San Carlo Hospital di Milano
Ospedale di Gorgonzola (Milano)
Ospedale di Circolo di Melegnano presidio Vizzolo - Melegnano (Milano)
Ospedale Uboldo - Cernusco sul Naviglio (Milano)
Ospedale di Legnano (Milano)
Centro Radiologico Polispecialistico - Cinisello Balsamo (Milano)
Casa di Cura di Lecco
Casa di Cura Villa Beretta Costamasnaga (Como)
Ospedale di Cantù (Como)
Ospedale di Circolo di Desio (Monza)
Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi - Varese
Casa Di Cura La Quiete - Varese
Clinica Castelli di Bergamo
Centro Radiologico Habilita Bergamo
Physiomedica srl - Bergamo
Ospedale di Alzano Lombardo - Bergamo
Presidio Ospedaliero Bolognini - Seriate
Ospedale Bolognini - Alzano (A.O. "Bolognini" - Seriate - BG)
Centro Medico San Cristoforo - Brescia

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena

Ospedale Sandro Pertini di Roma
Ospedale Santo Spirito in Saxia - Roma
Ospedale San Giovanni Addolorata - Roma

Centro Diagnostico Sanitario CE.DI.SA. Spa - Salerno
Centro Polispecialistico CMO - Torre Annunziata
Ds Diagnostica Senologica ed Ecografica - Foggia
Presidio Ospedaliero Garibaldi - Catania

 

www.leiweb.it

 

" La mia lotta al cancro tra eccellenze mediche e un'inefficiente sanità pugliese"

BARI- La storia di Gabriella B. è la storia di tante altre donne a cui è stato diagnosticato un cancro al seno. In lei, particolarmente dotata di forza e coraggio, è scattata la voglia di raccontare la sua esperienza in un ospedale barese, il San Paolo, dove a fronte di tante eccellenze in campo medico ci si imbatte anche, come in tanti altri ospedali della Puglia, nei vizi e disservizi del più complesso “sistema sanità pugliese”.

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